L’adozione internazionale permette di accogliere a far parte integrante della propria famiglia bambini di altri paesi, con cultura, lingua, tradizioni diverse.

Non dobbiamo mai dimenticare che un bambino adottato è un bambino che è stato lasciato solo e che ad un certo punto della sua vita ha dovuto contare solo su se stesso, è un bambino che non è stato sufficientemente abbracciato, nutrito, protetto.

Grazie all’adozione, ha trovato finalmente una famiglia.

Avere un figlio adottivo significa preparargli uno spazio soprattutto mentale oltre che fisico nella propria famiglia, con la coscienza che questo bambino è nato da altri, ha una sua storia, che continuerà con dei nuovi genitori, con cui formerà una vera famiglia.

L’adozione è dare ad un bambino una seconda possibilità di vita.
Nel caso dell’adozione di un bambino straniero il percorso è più articolato e difficile.
L’adozione internazionale è complessa, i protagonisti sono molti e molte sono le variabili, poiché l’adozione è in continua evoluzione.
Con la legge n°184 del 4 maggio 1983 l’Italia ha regolamentato l’adozione Internazionale e con la legge n° 476 del 31 dicembre 1998 ha ratificato la Convenzione dell’Aja sulla tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale; il nostro paese ha messo in campo tutti gli strumenti per garantire sia i diritti dei bambini che i diritti di chi desidera adottarli.

La Commissione per le adozioni internazionali rappresenta l’Autorità Centrale Italiana che garantisce che le adozioni di bambini stranieri avvengano nel rispetto dei principi stabiliti dalla Convenzione de L’Aja.

La Commissione, istituita a tutela dei minori stranieri e delle aspiranti famiglie adottive autorizza gli Enti allo svolgimento delle procedure di adozione in Italia e all’estero nel campo dell’adozione internazionale dopo aver accertato che possiedano i requisiti della legge richiesti; e successivamente verifica che tali requisiti permangano nel tempo.

Potete consultare la “Carta dei Servizi”  per le Adozioni Internazionali de “Lo Scoiattolo – ETS”